Giardino delle Rose

Il giardino delle rose è stato nuovamente governato secondo il progetto di Tomaso Buzzi.
Questo spazio posto a ovest della barchessa di ponente presenta un impianto a scacchiera articolato in quadrati in erba che si alternano a quelli pavimentati in ciottoli.
Qui sono stati collocati negli anni Trenta i putti che un tempo decoravano i muretti dell’emiciclo davanti al corpo dominicale e lungo il viale principale di accesso alla villa.
Per il piccolo "giardino delle rose" Buzzi ha elaborato diverse varianti, testimoniate da un ricco corredo di disegni conservati nel suo archivio alla Scarzuola.


Negli schizzi il progettista rimodula di volta in volta varie ipotesi per la realizzazione della scacchiera, arrivando persino a proporre un'originale soluzione che prevedeva la posa di setti in pietra giustapposti che dovevano costituire una sorta di labirinto lapideo, abitato dai giocosi amorini.
L’alternanza della pavimentazione tra erba e pietra è stata ricostituita risolvendo i problemi di invasione del muschio.
In armonia con il progetto degli anni Trenta i putti sono stati mantenuti qui come parte dell’apparato ludico-decorativo del giardino delle rose, mentre l’arredo vegetale è stato risarcito nella sua composizione e nella partitura a prato.
La casetta della rose che si affaccia sul giardino che completa il fronte nord di questo prezioso riparto è un manufatto degli Trenta.


